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L’intero percorso psicoterapeutico rappresenta la costruzione di un rapporto in cui due persone, se pur con ruoli differenti, hanno il medesimo compito: cooperare in un progetto comune, collaborando e mostrando costante interesse per ritrovare il benessere della persona.
Il Setting Adleriano, ovvero il luogo e le modalità di svolgimento dei colloqui, è caratterizzato dal clima di accoglienza, assenza di giudizio, ascolto solidale e assoluta riservatezza dell'ambiente in cui prenderà forma la relazione tra utente e terapeuta (ricordiamo che tutte le informazioni acquisite sono coperte da segreto professionale, ai sensi di legge sulla privacy D.L. 196 del 2003).
Chi arriva in seduta siederà comodamente di fronte alla terapeuta al fine di essere agevolato nella comunicazione dei suoi bisogni e nell'espressione di quei contenuti significativi (verbali e non) essenziali per la comprensione profonda del problema in essere e per la successiva definizione di obiettivi terapeutici e mete da raggiungere al di fuori della stanza di terapia. La dottrina Adleriana presuppone infatti che per la formulazione del progetto terapeutico più adatto alla persona che arriva a colloquio sia necessario rivolgere l'attenzione più al fine che alla causa di un comportamento poiché il bisogno di pianificare il proprio futuro, di immaginare un domani più appagante e più sicuro del presente, è lo scopo essenziale dell'esistenza
Autenticità, unicità e libertà di espressione sono ingredienti centrali nel setting Adleriano: per tale ragione il percorso terapeutico si svilupperà in modo altamente personalizzato e non rigidamente prestrutturato (ad esempio sulla durata del trattamento o sulle tecniche che via via verranno utilizzate). La coppia terapeutica pur nel rispetto delle indicazioni metodologiche, concorderà, per ciascun caso, le regole dell'accordo terapeutico e le modalità dell'interazione (frequenza, durata di un colloquio, onorario, ecc.)
La psicologia Adleriana, definita Individuale, nasce dal lavoro compiuto da Alfred Adler, psicologo, psichiatra e psicoterapeuta viennese, che insieme a Sigmund Freud e Carl Gustav Jung è stato uno dei tre padri fondatori della Psicologia dinamica.
Il sistema teorico-pratico Adleriano, capace di spiegare il funzionamento mentale ed al contempo di curarne eventuali distorsioni, considera l'uomo nella propria irripetibile unicità, indagando i modi che ciascun individuo utilizza per condurre la propria esistenza, che si muovono a partire da determinate radici e verso specifici scopi.
Si tratta, dunque, di una Psicologia pratica, che evidenzia l'importanza di creare progetti di vita realistici e realizzabili in modo efficace combinando tra loro una buona autostima ed un'adeguata fiducia negli altri.
Una metodologia finalizzata alla conoscenza profonda di se stessi e del mondo esterno che si avvale di innovative concettualizzazioni elaborate da Adler per la comprensione del comportamento umano: Unicità ed Irripetibilità dell’uomo; L’Unità bio-psichica dell’essere umano; Complesso di inferiorità ed Aspirazione alla superiorità; Volontà di potenza, Compiti Vitali, Se creativo per citarne alcune.
Uno Psicoterapeuta Adleriano sapendo di avere di fronte una persona che al momento della richiesta di un colloquio si trova in una fase di incertezza, sofferenza e scoraggiamento, accoglie tutto ciò con rispetto, delicatezza e con lo scopo primario di capire a fondo cosa sia successo a questo punto della vita, del richiedente, incoraggiandolo a ritrovare rinnovata fiducia nella sua persona e nei propri simili, riducendo le distanze tra se ed il mondo e promuovendo nuovi scenari esistenziali...